“In un momento storico come questo si chiede di ‘sburocratizzare’ le procedure per l’erogazione delle somme alle imprese trentine che hanno presentato istanza per la richieste di somme per investimenti, ecc…, si potrebbero richiedere delle semplici autodichiarazioni certificate da revisori legali che possano attestare l’esecuzione della spesa e consentire l’erogazione immediata delle somme, così come peraltro previsto dalle norme comunitarie in materia”. Con questo non si vuole dire di “dare somme a coloro che non rispettano le norme, ma semplicemente concedere liquidità a quelle imprese che hanno creduto nel territorio, hanno effettuato spese ed hanno personale dipendente, e quindi famiglie, da sostenere in un momento così difficile”. Propongo, pertanto, l’immediato sblocco delle istanze di erogazione “già a suo tempo presentate dalle imprese ed inspiegabilmente ancora ferme ed inesitate”, nonché un adeguamento dei termini di scadenza delle iniziative generalizzato al fine di consentire alle imprese di superare il periodo di stasi. L’emergenza epidemiologica in Italia, e la notevole estensione delle zone in cui sono fortemente limitati gli spostamenti delle persone fisiche, “mostrano in maniera incontrovertibile le sempre più gravi ricadute che l’emergenza sta provocando, anche sul tessuto socio-economico provinciale”. L’auspicio è che le autorità competenti dispongano con carattere di urgenza le apposite misure per aiutare imprese e famiglie.